venerdì 12 dicembre 2008

Calendario 2009 - 1° Semestre

GENNAIO 15 (Categoria: Conferenza)
Tema: Letteratura
Titolo: Lingue e dialetti in Italia
Relatore: Prof. Franco Brevini - Docente Uni. Bergamo e IULM Milano, scrittore e giornalista

GENNAIO 24 (Categoria: Conferenza Musicale)*
Tema: Storia
Titolo: Shoah we-Shoah
Relatore: Matteo Corradini, ebraista

FEBBRAIO 12 (Categoria: Seminario)
Tema: Psicologia
Titolo: Le dinamiche della crisi di coppia
Relatore: Dott.ssa Lucia Portella - Psicologa

FEBBRAIO 26 (Categoria: Conferenza esperienziale)
Tema: Scienza
Titolo: Prego, si accomodi Mr. Feynman: c'è un sacco di spazio qua in fondo!
Relatore: Prof. Alberto Diaspro - Docente Uni Genova

MARZO 12 (Categoria: Conferenza)
Viaggi ed Esplorazioni
Titolo: Tibet. Viaggiatori nell'oriente ignoto
Relatore: Marco Vasta - esploratore

MARZO 26 (Categoria: Seminario)
Tema: Matematica
Titolo: Passione per Trilli. Alcune idee dalla matematica
Relatore: Prof. Roberto Lucchetti - Docente analisi matematica del Polimi

APRILE 16 (Categoria: Conferenza)**
Tema Performing Arts
Titolo: L'arte dello spettatore (Parte I): Percorsi della regia teatrale
Relatore: Elena Cantarelli - studiosa di regia teatrale
Titolo: L'arte dello spettatore (Parte II): L'attore nel cinema
Relatore: Mariapaola Pierini - studiosa di storia della recitazione

APRILE 30 (Categoria: Conferenza)
Tema: Fumetto
Titolo: Capitan Novara e altri supereroi, ovvero il fumetto italiano e i suoi generi
Relatore: Fabrizio de Fabriitis - illustratore e sceneggiatore

MAGGIO 14 (Categoria: Seminario esperienziale)
Tema: Antropologia
Titolo: I Nativi Americani e la cultura sciamanica
Relatore: Dott. Marco Massignan - studioso di sciamanesimo e culture orientali

MAGGIO 28 (Categoria: Conferenza)
Tema: Filosofia
Titolo: Felicità e lavoro
Relatore: Alberto Peretti - Counselor Filosofico

GIUGNO 11 (Categoria: Conferenza)
Tema: Scienza
Titolo: La scienza di Pinocchio
Relatore: Silvano Fuso - Segretario del CICAP Liguria

GIUGNO 25 (Categoria: Conferenza)
Tema: Letteratura
Titolo: Pubblicare libri ieri e oggi
Relatore: Prof. Alberto Cadioli - Docente Uni. Milano

* Eccezionalmente, questo evento avrà luogo di sabato presso il Teatro della Società di Mutuo Soccorso a Borgomanero, corso Roma 136 - a partire dalle ore 17.00

** inizio serata alle ore 20.00

continua...

venerdì 5 dicembre 2008

Cosa aspettarci dalle nanotecnologie

RECENSIONE:

L'ospite del 13 Novembre è stato il Prof. Pierluigi Civera, personalità di spicco nel campo della ricerca e dell’innovazione piemontese, esperto nel coniugare i due mondi della tecnologia d'avanguardia e dell'applicazione ingegneristica sul territorio, come testimoniano i vari progetti in cui è coinvolto - in particolare il chilab (http://ima.chilab.polito.it/) ed il neonato techfab (http://techfabmnt.it/).
Dopo la presentazione di un emozionatissimo ex-allievo, il professore ci ha guidato alla scoperta delle immense potenzialità delle nanotecnologie.
Ci ha spiegato che quello delle nanoscenze è un terreno di confine, un far-west conteso tra chimici, biochimici, fisici ed elettronici; ha esemplificato la nostra distanza dagli atomi con un'immagine: una persona che guardando la sua mano pretendesse di vederne gli atomi sarebbe come un'astronauta che dalla luna volesse vedere il figlioletto che gioca in giardino (forse ho un po' viaggiato di fantasia, ma il senso era questo).

Gigi Civera discorre amabilmente, evitando accuratamente i dettagli tecnici, ma lascando intendere che per lui quelli sono pane quotidiano.
Con le nanotecnologie è possibile introdurre senza pericoli nel corpo umano atomi di gadolinio, velenoso ma utile in medicina per la risonanza magnetica funzionale: basta nasconderli in gabbie di carbonio (fullerene), resistenti come il diamante e legate a molecole organiche per mimetizzarsi nell'organismo.
Le nanoparticelle hanno anche una grande valenza estetica: fanno sparire, riempiendo ogni fessura, le rughe dalla pelle e le righe dalle carrozzerie. I nano tubi poi, sono particelle lunghe, sottili, più resistenti e conduttive di qualsiasi metallo; ormai vengono prodotte in grandi quantità dai tecnologi orientali e si possono usare ad esempio per ridurre il tempo di asciugatura delle nuove vernici ad acqua (si scaldano molto bene con le microonde), o per realizzare particolari conduttivi estrudendole come si fa con la plastica.
Poi ci sono i piccoli miracoli quotidiani, come le nanoparticelle d'oro che col loro rosso intenso colorano gli stick dei test di gravidanza, i microchip sempre più potenti di computer e cellulari, gli hard disk sempre più piccoli ma spaziosi.

E a voi, leggendo sono venute in mente altre idee su come usare le nanotecnologie? O vi siete imbattuti in applicazioni delle natotecnologie che non sono state qui descritte? Commentate signori, commentate... tanto lo spazio in rete è sempre di più e costa sempre meno... grazie alle nanotecnologie naturalmente!

giovedì 6 novembre 2008

11 dicembre 2008: Speciale Medicina

In conclusione di quest'anno di Conferenze, abbiamo deciso di dare spazio alle richieste di voi lettori, organizzando una conferenza speciale in collaborazione con la LILT – Lega Italiana Lotta Tumori - in cui si parlerà di prevenzione e diagnosi precoce.

La conferenza "Prevenire è vivere" è come sempre gratuita e aperta al pubblico, previa iscrizione.

Appuntamento allora in sala conferenze Fandis, giovedì 11 dicembre alle ore 20:30 con la Dott.ssa Daniela Sarasino.

Iscrizioni: conferenceroom@fandis.it

12 dicembre 2008
RECENSIONE:

In conclusione del primo anno di Conferenze abbiamo deciso di dare spazio alle richieste pervenute sul nostro blog e dedicare una serata al tema della medicina (richiesto dal 48 % dei visitatori).
La conferenza, organizzata in collaborazione con la LILT – Lega Italiana Lotta Tumori – sezione provinciale di Novara Onlus, è stata tenuta dalla Dott.ssa Daniela Sarasino, che ha illustrato con chiarezza e semplicità l’importante tema della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori.

Durante la serata si è approfondito il tema della prevenzione primaria, legata alla conduzione di uno stile di vita sano ottenuto grazie a una corretta alimentazione, allo svolgimento regolare di attività fisica e all’evitare il fumo sia attivo che passivo, causa principale di moltissimi tumori.

Successivamente si è parlato della prevenzione secondaria, ovvero gli screening oncologici periodici che hanno l’obiettivo di identificare i tumori non sintomatici e del ruolo della LILT nelle campagne di prevenzione. La più importante è sicuramente il progetto “Serena”, il programma di diagnosi precoce dei tumori della mammella e del collo dell’utero, ora rivolto anche alla prevenzione dei tumori del colon-retto, attivo a Torino dal 1992 ed esteso a tutta la regione Piemonte a partire dal 1996.

Fandis partecipa alla campagna natalizia di raccolta fondi della LILT attraverso la vendita di oggetti natalizi.

mercoledì 15 ottobre 2008

Il museo e la conservazione delle opere d'arte.

RECENSIONE:

Il museo Borgogna di Vercelli nasce alla fine del secolo scorso come galleria aperta al pubblico per volere del suo stesso fondatore, Antonio Borgogna. Rappresentante dell'alta borghesia vercellese e animato da una profonda passione verso l'arte, egli indirizzò gran parte delle sue risorse alla realizzazione di un progetto di abitazione-museo che accogliesse la sua raffinata collezione. Nelle sale della sua bella villa neoclassica raccolse dipinti, arredi e oggetti acquistati nel corso di frequenti viaggi o grazie ai numerosi contatti che intrattenne con gli artisti e i critici suoi contemporanei. Tra le pareti della villa vennero ad affollarsi opere d'arte rinascimentale, dipinti del Seicento e del Settecento e opere dell'Ottocento. Gli ambienti furono arredati riccamente con mobili e finiture di artigianato, secondo il modello delle grandi case-museo, prima fra tutte quella di Gian Giacomo Poldi Pezzoli a Milano. Oggi e' una delle piu' importanti pinacoteche italiane; la seconda in Piemonte. Raccoglie dipinti dal XIV al XIX secolo e opere contemporanee di pittori italiani, fiamminghi, tedeschi e olandesi.
Il museo organizza numerose iniziative laboratoriali rivolte alle scuole ed è spesso teatro di eventi volti a risvegliare nel pubblico l’interesse per l’arte e diffondere conoscenza sulle opere presenti nel museo.*

La dottoressa Lacchia, curatrice del museo, ha illustrato con linguaggio puntuale, ma semplice, le molteplici attività condotte all’interno e ‘intorno’ al museo, necessarie perché il museo possa vivere ed ospitare opere e visitatori. In particolare si è soffermata sulle tecniche di conservazione e restauro dei dipinti. La serata si è conclusa con un piccolo dibattito sulla riproducibilità delle opere a scopo conservativo: dalla platea qualcuno ha infatti ipotizzato che sarebbe auspicabile non esporre gli originali al fine di limitarne la corruzione, come già, ad esempio, avviene per la Sindone o il David di Donatello.

Nasce allora spontanea una domanda: a cosa è legata la percezione estetica di un’opera nella mente dell’osservatore? Dipende solo dalle sue caratteristiche intrinseche, oppure esiste un contenuto intangibile che aggiunge una qualità irriproducibile alle opere esposte? E da quali elementi è composto questo contenuto intangibile?

*Per ulteriori approfondimenti vi consiglio il sito del museo e il libro: MUSEO BORGOGNA . STORIA E COLLEZIONI, di LACCHIA CINZIA-SCHIAVI ALESSIA

venerdì 3 ottobre 2008

Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita

RECENSIONE:

Il Prof. Giacobbe si sente indubbiamente più a suo agio su un palcoscenico e sotto le luci di un riflettore che dietro la cattedra; e non ne fa mistero. Anzi, incalza il pubblico con aneddoti sulla sua vita professionale sempre in bilico tra comparsate cabarettistiche e lezioni all’università, dove insegna già da molti anni. Ci racconta perché ha deciso di scrivere il suo primo libro, quello che ha dato titolo all’intervento e lo fa con uno stile ‘popolare’ in cui introduce l’uso di termini scurrili e boccacceschi nel tentativo (vano per alcuni presenti) di proporre, in una sorta di moderna lingua ‘volgare’ , alcuni temi delle neuroscienze e del pensiero orientale altrimenti difficilmente comprensibili al neofita. Il suo scopo è quello, afferma, di aiutare la gente comune a liberarsi di alcuni blocchi psicologici attraverso la conoscenza dei nostri processi mentali. Intento raggiunto nel libro, divertente e discorsivo, ma rigoroso nelle spiegazioni; solo parzialmente raggiunto invece dalla conferenza, che, tra mille digressioni, si focalizza sulla spiegazione di cosa sono le ‘seghe mentali’ e da cosa originano, facendo però poca chiarezza sul come si possano evitare.

In buona sostanza, apprendiamo che il pensiero non può essere controllato volontariamente. I nostri pensieri sono infatti il frutto di un’emersione spontanea di ricordi, associazioni mentali ed emotività provenienti dal nostro magazzino di esperienze, nascosto sotto il confine della coscienza, in risposta a stimoli dell’ambiente. Per evitare di essere travolti da questo fiume in piena, non possiamo che ‘svuotare la mente’ attraverso semplici tecniche (es. di respirazione) che semplicemente spostano la nostra attenzione sul ‘qui e ora’ . Le ‘seghe mentali’, o pensiero nevrotico, sono infatti sempre ‘altrove’: ci allontanano dalla realtà e dal presente e non sono finalizzate ad ottenere un risultato. In quanto tali sono inutili, oltre che senz’altro spesso moleste. La personalità nevrotica non agisce sulla realtà, non si ingegna, per esempio, per superare gli ostacoli, preferendo trastullarsi con mille pensieri su quello che ‘avrebbe potuto/potrebbe fare se…’ fino al momento in cui il contatto con la realtà che lo circonda si interrompe. Ma qui entriamo negli ambiti delle patologie ed è tutta un’altra storia… A noi basterebbe già sapere come imparare a godersi un po’ di più la vita. A tutti coloro che desiderano approfondire consiglio perciò senza dubbio la lettura del libro di G.C. Giacobbe.

venerdì 1 agosto 2008

La Musica del Big Bang


RECENSIONE:

La conferenza tenuta dal prof. Amedeo Balbi, ricercatore in Astrofisica all’Università di Roma Tor Vergata, che ha lavorato a Berkley e che collabora con la missione spaziale Plank dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea), ha rappresentato un viaggio affascinante attraverso lo spazio-tempo fino a 380 mila anni dopo il Big Bang.

La moderna tecnologia è stata in grado di ricreare l’immagine e il suono di quello che fu l’universo allora, solo un istante dopo la sua nascita (380 mila anni rapportati a tutta la vita dell’universo sono infatti l’equivalente di un rapido batter di ciglia!). In realtà non possiamo propriamente parlare di suoni e immagini come li percepiamo attraverso i sensi, bensì come risultato di complesse elaborazioni matematiche che riescono a darci però una fedele rappresentazione dell’alba del mondo.

L’esplorazione del Cosmo inizia solo nel 1965 con la scoperta della radiazione cosmica di fondo ad opera di Penzias e Wilson, che per questo vinsero il premio Nobel. Come molte grandi scoperte, anche questa fu casuale. I due ingegneri della Bell Telephone stavano infatti calibrando un’antenna molto sensibile, quando rilevarono un disturbo alle frequenze delle microonde non proveniente da sorgente nota e indipendente dalla direzione verso cui si puntava l’antenna. Tale ‘rumore di fondo’ era in realtà il calore residuo del Big Bang, che si propagava sotto forma di onda elettromagnetica. Dalle misure di tale radiazione, si è stati così in grado di misurare la temperatura dell’universo, pari a 2.7 gradi Kelvin. Si scoprì poi nel 1991, grazie al satellite COBE, che la radiazione cosmica, apparsa uniforme a Penzias e Wilson, presentava in realtà delle fluttuazioni dell’ordine dei millesimi di grado Kelvin. Oggi sappiamo che questa disomogeneità di propagazione ci permette di ottenere preziose informazioni sulle origini delle galassie. Si è giunti persino a realizzare una “termografia” dell’universo nel momento del “passaggio di fase” da palla di fuoco omogenea a aggregato di galassie in espansione. Associando colori diversi a temperature diverse, si ottiene un’istantanea di com’era l’universo alla sua origine.

Da un’analisi spettrale della radiazione cosmica di fondo, si è potuto inoltre ricreare la ‘musica del Big Bang’, che purtroppo risulta poco gradevole all’orecchio umano, poiché la sua trasposizione nel campo uditivo assomiglia al rombo di un jet al decollo.

La conferenza si è conclusa con un’informazione che affascina e sgomenta allo stesso tempo: solo il 4 % dell’universo è composto da elementi appartenenti alla tavola periodica, cioè di materia così come la intendiamo noi Terrestri. Il restante 96% è a noi ignoto e gli scienziati l’hanno chiamato “materia oscura” ovvero “energia oscura”. Gli sforzi dell’Astrofisica contemporanea sono indirizzati a risolvere proprio questo straordinario enigma.

La Fisica in Cucina


RECENSIONE:

Invito quanti si aspettavano formule segrete per migliorare le proprie doti di cuoco, o le ricette stravaganti della cucina molecolare, a leggere sull’argomento la coinvolgente introduzione di Hervé This o il manuale di Harold McGee (link alla voce "Gastronomia molecolare" di wikipedia), perchè la conferenza del Professor Attilio Rigamonti si è più che altro concentrata su un’indagine del cibo attraverso la Fisica, e il cibo è stato introdotto come strumento educativo, piuttosto che come il fine delle sue dotte dissertazioni.
Il professore dell’Ateneo pavese ha fantasticato sui piaceri del palato stupendoci comunque con quel suo pacato atteggiamento da letterato e insieme da genietto matematico che lo contraddistinguono.

La prima parte della serata era incentrata sui temi del suo ultimo libro "Magico Caleidoscopio della Fisica", scritto a quattro mani con il collega Andrei Varlamov, in cui si spiega, ad esempio, come il moto tortuoso dei fiumi in pianura abbia le sue ragioni nella rotazione terrestre. Rigamonti ha spiegato poi che gli spaghetti si spaccano in almeno 3 parti (ma noi lo abbiamo boicottato: i nostri, forse perchè un po’ umidi, si sono spezzati sempre in due) per entrare successivamente in tema etilico: dalla vodka e le strabilianti proprietà datele dalla gradazione 40% , fino al vino, chiaramente la sua bevanda alcolica favorita.
Memorabile il modo in cui, con dotte citazioni, il professore si è lanciato in un discorso sulle origini del vino, partendo dalle leggende mediorientali, che lo vogliono come antidoto alla tristezza di una regina, all'uso nei riti cristiani.
Il clou si è raggiunto quando il professore ha descritto con grafici e formule come si possa calcolare in 0.77 il numero esatto di bottiglie di vino rosso (tra le varietà ricche di polifenoli e flavonoidi, come il Borgogna e i rossi piemontesi e toscani) che sono necessarie a massimizzare l'effetto benefico per la circolazione mantenendo però sotto controllo i problemi al fegato.
Unica nota negativa, le troppe formule ed i pochi aneddoti che hanno reso la trattazione a tratti poco fruibile al pubblico neofita. Peccato anche per la mancanza, giustificata, del fisico russo Andrei Varlamov, costretto a casa da un lutto familiare.

La conferenza si è conclusa in concretezza e bellezza con una dimostrazione di come si possa preparare un ottimo gelato alla vaniglia senza alcuna gelatiera, grazie a un dewar [apposito contenitore N.d.R] di azoto liquido, gelato che, naturalmente, è stato poi offerto a tutti i presenti.

venerdì 13 giugno 2008

Educare attraverso il Modello dello Scoutismo

RECENSIONE:

Il Consigliere Generale AGESCI, Marta Iatta, ha introdotto, con una conferenza sullo Scoutismo, il tema dolente della funzione dell’Educazione in un contesto, quello odierno, dove sembrano ormai persi i riferimenti forti di famiglia e scuola.

La dottoressa Iatta, che è psicologa e terapeuta di molti ragazzi in età evolutiva, ha spiegato come il concetto stesso di educazione sia mutato radicalmente negli ultimi decenni. Prima del ’68 infatti, gli educatori avevano il compito di fornire una ‘mappa comportamentale’ in cui i ragazzi imparassero a riconoscere i comportamenti ‘corretti’ da quelli ‘scorretti’, in una realtà in cui si poteva sostanzialmente imparare ad essere solo Buoni o Cattivi. I modelli di riferimento erano quindi chiari, i confini netti. In questo quadro, l’Educazione era un evento culminante dello sviluppo sociale, con una funzione quasi salvifica: era in sostanza ciò che, con la sua diffusione, avrebbe reso il mondo migliore.

Oggi l’illusione di allora si è sgretolata insieme al crollo di tante altre ideologie e si assiste ad un lento traghettamento del ruolo dell’educazione verso un nuovo modello. Perché gli assolutismi del passato sono stati sostituiti dal relativismo e i confini tra bene e male si sono fatti labili. Scuola e famiglia hanno mutato pelle e muovono passi incerti alla ricerca della propria identità. Ad un giovane, oggi la società non richiede più di aderire ad un unico modello di ideale perfezione, ma di essere adeguato ad una molteplicità di ruoli sociali senza che vi sia in essi alcun riferimento a categorie morali. Tutto questo genera una forte pressione sui ragazzi, che devono cercare di rispondere (da soli) a continue e diversificate risposte (essere simpatici, alla moda, appartenenti ad un qualche gruppo, ecc.) , tanto che sempre un maggior numero di loro, anche in età precoce, sviluppa patologie a causa dell’ansia generata da un sentimento di generale inadeguatezza al mondo (es. disordini alimentari, attacchi di panico ecc.).

In questo scenario, lo Scoutismo continua ancora, dopo 100 anni festeggiati nel 2007, ad offrire sostegno ai ragazzi – e ai loro genitori! - attraverso un modello che insegna loro a vivere nel mondo utilizzando gli strumenti culturali e tecnologici offerti dalla modernità senza lasciarsi però schiacciare dall’abuso di tali mezzi. Insegna inoltre ai giovani ad esprimere liberamente il proprio Sè, costruendo autostima attraverso l’esperienza del gioco e dell’avventura all’interno di un contesto valoriale di riferimento, per diventare finalmente adulti consapevoli e responsabili.

La conferenza era ‘gemellata’ con il PROGETTO PERU’ dell’Associazione Amici dei Bambini, per cui sono stati raccolti fondi tra i partecipanti.
Per info: http://www.aibi.it/

venerdì 9 maggio 2008

Percorsi di Carta. Sulla Letteratura di Viaggio.


RECENSIONE:

Chi tra voi avesse temuto le insidie di un terreno culturale difficile da percorrere, senza le fresche memorie scolastiche a sostenerlo, sicuramente si sarà ricreduto di fronte all'esposizione limpida e accessibile della Prof. Landi, scevra da retorica e tecnicismi, ma mai riduttiva e banale.
Ovviamente, il tempo ed il contesto hanno costretto ad un'operazione di sintesi che ha indotto la relatrice ad offrirci, in sostanza, solo un quadro generale della letteratura di viaggio (genere non ufficiale, che rappresenta perloppiù una categoria interpretativa della letteratura nel suo complesso) fatto di pennellate veloci e di rapide suggestioni.

Sono state ripercorse pagine di libri noti e meno noti di epoche diverse a sostenere l'idea che, in fondo, tutto l'agire umano, ogni esperienza e ogni attività generativa ('partire' ha infatti la stessa radice etimologica di 'partorire' - un essere umano, un'impresa, un libro ecc.) possano essere interpretati come viaggio interiore. Reciprocamente si è anche osservato che il viaggio reale conduce in realtà sempre, affinché il viaggio possa essere considerato tale, anche in un luogo meta-reale (oltre il mondo fisico) in quanto genera movimento nella forma di apprendimento e dunque cambiamento.

In questa chiave allora siamo tutti viaggiatori (in)consapevoli - anche se solo sulle ali dell'immaginazione persi nelle pagine di un libro, come scrive Citati nell'introduzione ad un libro sulla letteratura di viaggio.
Ma siamo viaggiatori anche qui, seduti alle nostre scrivanie, in cammino verso i nostri obiettivi, oppure nei panni di genitori, come in quelli di studenti. E non c'è limite alla destinazione o al tempo di 'erranza'. Non importa neppure che ci sia un ritorno. Tutto ciò che conta è che il viaggio operi la magia di una trasformazione, un cambiamento reale e percepibile. Non conta che la partenza sia felice o dolorosa e non conta che si manchi la meta. Ne sarà valsa comunque la pena se ne avremo tratto insegnamento.

E voi che viaggio state facendo? Quale viaggio vorreste fare invece? Qual è il motivo del vostro viaggiare? Cosa vi manca per partire?
Credete anche voi che viaggiare sia tutto questo?

Confrontiamoci qui sul tema del Viaggio e le sue molteplici sfaccettature.

lunedì 7 aprile 2008

Teatro e Impresa.


Inauguriamo con la conferenza sulla storia degli impresari teatrali dell'800 questo spazio di dialogo e confronto.
Tutti i vostri commenti sono i benvenuti; cliccate qui sotto su 'commenti' per accedere e condividere le vostre impressioni e riflessioni sul tema proposto dal Prof. Livia Cavaglieri, cui potrete anche rivolgere domande.

BREVE RECENSIONE:

E’ stato particolarmente interessante scoprire come il teatro italiano, nelle sue più nobili forme di Opera e Balletto, fosse nell’800 un fenomeno culturale di massa (come la TV ) e un connettore semantico universale (come internet oggi, contribuì infatti decenni prima dell’unità d’Italia a creare i presupposti di un’identità comune che arrivò a scavalcare i confini italiani fino a spingersi, attraverso l’Europa, addirittura oltreoceano). E questo naturalmente spiega come il Risorgimento fosse, e ancora sia, indissolubilmente legato a Verdi più che alla letteratura o ad altre espressioni culturali. Per una sera si è potuta respirare davvero l’aria (a volte spessa di odori e sempre carica di suoni e rumori) di teatri leggendari, gremiti di un’umanità variegata che ci è oggi purtroppo sconosciuta ed è stato un po’ come viaggiare indietro nel tempo.

M

martedì 18 marzo 2008

Calendario 2008

GENNAIO 24 (Categoria: Seminario)
Tema: Teatro
Titolo: Il più grande palcoscenico del mondo!
Relatore: Andrea Ronchetti – Attore e Formatore

FEBBRAIO 21 (Categoria: Seminario)
Tema: Etica
Titolo: Leadership e Amore
Relatore: Alessandro Chelo – Docente SDA Bocconi e consulente d’Impresa

MARZO 13 (Categoria: Conferenza)
Tema: Viaggi ed Esplorazioni
Titolo: La scoperta del grande Nord
Relatore: Prof. Franco Brevini – Docente Uni. Bergamo e IULM di Milano, scrittore e giornalista

APRILE 10 (Categoria: Conferenza)
Tema: Teatro
Titolo: Tra Arte e Mercato: Impresari e Agenti dietro le quinte del grande teatro dell’800
Relatore: Prof. Livia Cavaglieri – Docente Università di Genova

MAGGIO 8 (Categoria: Conferenza)
Tema: Letteratura
Titolo: Percorsi di carta. Sulla letteratura di viaggio
Relatore: Prof. Patrizia Landi – Docente Università di Bergamo

GIUGNO 21 (Categoria: Conferenza)
Tema: Pedagogia
Titolo: Educare attraverso il Modello dello Scoutismo
Relatore: Dott.ssa Marta Iatta – consigliere generale AGESCI e Psicologa

LUGLIO 10 (Categoria: Seminario)
Tema: Scienza
Titolo: La Fisica in Cucina
Relatore: Prof. Attilio Rigamonti – Docente Università di Pavia

LUGLIO 17 (Categoria: Conferenza)
Tema: Scienza
Titolo: La musica del Big Bang
Relatore: Prof. Amedeo Balbi – Università Tor Vergata, Roma

SETTEMBRE 11 (Categoria: Seminario)
Tema: Psicologia
Titolo: Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita
Relatore: Giulio Cesare Giacobbe – Scrittore e Psicologo

OTTOBRE 9 (Categoria: Conferenza)
Tema: Arte
Titolo: Il Museo e la conservazione delle opere d’arte
Relatore: Dott.ssa Cinzia Lacchia, conservatrice presso Museo Borgogna (VC)

NOVEMBRE 13 (Categoria. Conferenza)
Tema: Tecnologia
Titolo: Cosa aspettarci dalle Nanotecnologie
Relatore: Prof. Civera, Ricercatore di CHILAB

NOVEMBRE 27 (Categoria: Seminario)
Tema: Team Building
Titolo: Come si costruisce una squadra vincente
Relatore: Luciano Pedullà – allenatore della Asystel Novara (pallavolo)

COMUNICATO STAMPA

CULTURA D’IMPRESA e CULTURA IN IMPRESA


La reale commistione tra due mondi, quello della Cultura e quello Imprenditoriale, che sembravano condannati a una incomunicabilità cronica, difficile da arginare e superare, a causa della presenza di codici di linguaggio all’apparenza contrapposti e poco permeabili l’uno alle contaminazioni dell’altro, viene oggi esperita da Fandis attraverso un ciclo di conferenze aperte al pubblico a cadenza mensile. Nel calendario 2008 gli argomenti trattati spaziano dalla Letteratura alle Arti e alla Psicologia e non mancano certo riferimenti a temi scientifico- tecnologici, terreno d’elezione per l’azienda di Borgo Ticino (NO).
Le motivazioni che hanno spinto l’impresa novarese verso questa scelta nascono da un profondo bisogno di comunicare ‘senso’ e di generare valore diffuso per l’intera comunità di riferimento, rispondendo ad un altro bisogno sociale emergente che in questi ultimi anni si sta diffondendo come comune sentire anche in quelle terre di frontiera in cui è radicata Fandis da oltre 20 anni.Con il passaggio dal fordismo al post-fordismo, infatti, con l’avvento di quello che è stato definito capitalismo “cognitivo”, con la progressiva de-materializzazione delle merci, con il prevalere della funzione del simbolico, i beni relazionali - e, primo tra questi, la conoscenza - hanno assunto un’importanza crescente nella generazione del valore e della qualità, rivendicando per se stessi un innovativo modus operandi, traducibile in uno speculare modus vivendi, come afferma Vittoria Azzarita. Accanto ai beni, hanno acquisito nuove declinazioni anche i bisogni, che nelle società avanzate non guardano più al soddisfacimento delle necessità di tipo primario, come nutrirsi e vestirsi, ma si presentano orientati verso una possibile definizione della propria identità e verso l’individuazione di una eventuale risposta alla domanda di senso inerente il proprio stare al mondo. In uno scenario così costituito, le imprese non possono limitarsi a vedere nel raggiungimento di elevati profitti la loro unica ed esclusiva finalità istituzionale, ma devono diventare consapevoli del fatto che espressioni come “Responsabilità Sociale d’Impresa” rappresentano la nuova frontiera della competitività. Devono interrogarsi su quali siano i soggetti per cui l’istituzione produce lavoro, su quanta parte della comunità sia effettivamente coinvolta e interessata al proprio core-business. Il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse nell’attuazione dei processi aziendali e nella definizione dell’interesse sociale dell’impresa, diviene un elemento determinante per accedere a strategie di successo, le quali generando differenti scenari e opportunità di intervento, ampliano lo spazio delle possibilità, e di conseguenza contribuiscono allo sviluppo di un’economia civile, capace di consentire una vera libertà di scelta, la quale, come scrive Stefano Zamagni, “non è semplicemente la scelta all’interno di un menù preconfezionato, ma è, in primo luogo, la scelta dello stesso menù”.

SERATE DI CONFERENZA in FANDIS, Borgo Ticino (NO) via per Castelletto 69 / ore 20.30
per iscrizioni e per avere informazioni scrivi a:
conferenceroom@fandis.it oppure telefona: 0321 963232
http://www.fandis.it/

La partecipazione alle conferenze è GRATUITA.