venerdì 8 ottobre 2010

La Fisica del Tacco 12, con Monica Marelli

Monica Marelli si è laureata a Pavia con una tesi sugli adroni (per i due o tre che non lo sapessero, gli adroni sono particelle subatomiche soggette alla forza nucleare forte). Da tempo si occupa di divulgazione scientifica collaborando con testate nazionali come Wired, Elle, Flair, D-La Repubblica delle Donne.

Le abbiamo rivolto tre domande:

Ma davvero la fisica è un gioco da ragazze?

«Sì, è anche un gioco da ragazze. Per questo motivo il mio libro parla di amicizia, di shopping e di fidanzati innamorati dei mega schermi al plasma: la fisica si incontra quotidianamente nella nostra vita. Perfino quando ci mettiamo a dieta, stiamo lottando disperatamente contro le leggi della termodinamica. Purtroppo alla parola fisica si associa sempre qualcosa di negativo, come la bomba atomica o le radiazioni pericolose. E naturalmente il fisico è sempre un uomo. Quando durante le presentazioni dei miei precedenti libri chiedo ai bambini: "come vi immaginate un fisico?", tutti, ma proprio tutti, descrivono un uomo con i capelli grigi e i baffi, cioè Einstein. Quando dico che anch'io sono un fisico, mi guardano spalancando gli occhi, che sembrano dire: "mmh, c'è qualcosa che non va"».

Come si può fare amare la scienza ai bambini?

«I bambini sono molto curiosi, proprio come i veri scienziati che non smettono mai di stupirsi davanti ai fenomeni della Natura. Quindi è molto più facile conquistare la loro attenzione, e la scienza è una riserva di sorprese: con La fisica del miao e La fisica del bau, per esempio, ho chiesto agli animali di spiegare come fanno a sopravvivere grazie alle leggi della fisica e i bambini hanno apprezzato molto».

Come hanno reagito i tuoi colleghi quando hanno letto l'articolo sui polimeri incurvati dei mascara?

«Bella domanda! Alcuni hanno storto il naso, altri invece mi hanno fatto i complimenti. Purtroppo molti "addetti ai lavori" non tollerano la necessaria semplificazione. Io, invece, credo sia fondamentale andare incontro alle curiosità di tutti: la fisica è troppo bella e affascinante per rimanere chiusa negli incomprensibili tomi universitari, a disposizione di pochi».